Il progetto Alimentazione Fuori Casa nasce dalla volontà e dalla necessità di completare la vigente normativa riguardante la tutela dei diritti del celiaco e per offrire a tutte le persone intolleranti al glutine una vasta opportunità di scelta per i loro pasti fuori casa, in tutta sicurezza.
Infatti, chi è affetto da celiachia non dovrebbe essere costretto rinunciare a mangiare fuori casa, che si tratti di un ristorante, una pizzeria, una caffetteria o uno snack bar.
In proposito va ricordato che una parte dei lavoratori e gli studenti possono consumare pasti senza glutine nelle proprie mense: la legge 4 luglio 2005 n. 123 “Norme per la protezione dei soggetti malati di celiachia” evidenzia, all’articolo 4, che «nelle mense delle strutture scolastiche e ospedaliere e nelle mense delle strutture pubbliche devono essere somministrati, previa richiesta degli interessati, anche pasti senza glutine».
Purtroppo i dipendenti delle aziende private non possono ancora usufruire di questa possibilità, con l’eccezione di chi consuma il pranzo presso una mensa convenzionata con un ente pubblico.
L’Associazione Italiana Celiachia ha realizzato questo progetto per creare una catena di esercizi informati sulla celiachia che siano in grado di offrire un servizio idoneo alle esigenze alimentari dei celiaci.
Il progetto Alimentazione Fuori Casa vuole contribuire al miglioramento della vita quotidiana e di relazione del celiaco, in particolare con riferimento a:
- mangiare e bere presso ristoranti, pizzerie, trattorie, osterie, bar, caffetterie, bar tavola calda/tavola fredda, paninoteche, pub, creperie, enoteche, gelaterie
- pernottare presso alberghi, hotel, B&B, villaggi vacanza, case vacanze
- acquistare alimenti di produzione artigianale (laboratori) presso panetterie, pasticcerie, pastifici, gastronomie e rosticcerie
- ma anche a ospitalità su barche a vela e navi da crociera, ristorazione in viaggio, distributori automatici (vending) e campi estivi per ragazzi.
Essere un esercizio della catena AFC in Emilia e Romagna, significa non solo avere espletato tutti gli adempimenti previsti dalla normativa nazionale e regionale sulla preparazione degli alimenti senza glutine, ma anche:
- avere completato con AIC Emilia e Romagna uno specifico percorso di formazione ed informazione sulla preparazione e somministrazione dei cibi senza glutine
- ricevere, esaminare ed utilizzare il materiale informativo e di aggiornamento predisposto da AIC
- consentire audit e non, da parte dei volontari (tutor) o professionisti di AIC, riguardanti “il senza glutine” in tutte le fasi della sua realizzazione: approvvigionamento, stoccaggio, preparazione, somministrazione, trasporto o vendita
- sottoscrivere uno specifico protocollo di intesa con AIC Emilia e Romagna, nel quale sono definiti i reciproci impegni connessi con la presenza nel progetto AFC
Per maggiori informazioni e dettagli rinviamo alle specifiche sezioni del sito dedicate rispettivamente alle persone celiache ed agli operatori del settore alimentare (OSA) interessati al progetto AFC.