Presenza, vicinanza e organizzazione hanno trasformato il momento di emergenza COVID-19 in occasione di superamento degli ostacoli.
Tra l’8 e il 9 marzo scorsi l’emergenza Covid-19 è divenuta realtà in tutta l’Emilia Romagna, come sull’intero territorio nazionale. La chiusura di attività e servizi per fermare il contagio ha naturalmente riguardato anche la nostra associazione, il cui direttivo si è anzitutto preoccupato di salvaguardare la sicurezza di volontari e professioniste. Mentre tutto il servizio sanitario nazionale concentrava le sue forze nella battaglia contro il virus, chi aveva recentemente ricevuto una diagnosi di celiachia – o chi semplicemente aveva dubbi o domande – non poteva più contare né sul servizio di supporto ai neodiagnosticati offerto dai volontari nelle sedi provinciali, né sulle consulenze gratuite con dietista e psicologa programmate in tutta la regione, compresa la Repubblica di San Marino. Mentre le consulenze con dietista e psicologa si sono immediatamente trasformate da attività in presenza ad attività in videochiamata con le dietiste Silvia Conti e Barbara Pellati e la psicologa Michela Rizzardi, la segreteria di AIC nelle mani di Elisa Bacci si è velocemente riorganizzata per continuare a rispondere via telefono ed email alle esigenze dei celiaci, e dove possibile anticiparle. Anche il Punto d’ascolto Celiachia al Malpighi – Consulenza psicologica per celiaci e loro familiari con lo psicologo dott. Daniele Bilacchi si è trasformato in sportello da remoto.
La presidente Francesca Obici si è fatta portavoce delle immediate necessità delle persone con celiachia, inviando alla Regione due richieste motivate dalle difficoltà di spostamento e di approvvigionamento di alimenti gluten free: di estendere la spendibilità del buono oltre il limite dell’ultimo giorno del mese e di poterlo spendere anche online, su piattaforme che distribuiscono prodotti senza glutine. Mentre la prima richiesta ha incontrato un esito positivo diventando realtà, la seconda non ha potuto essere accolta per la complessità tecnica di una modifica ai software di tutti i negozi della regione che si sarebbe resa necessaria. A inizio maggio è stato invece accolto un terzo appello, relativo alla spendibilità del buono anche al di fuori della regione di residenza o domicilio.
Nell’emergenza è stato fondamentale mantenere aperto il canale comunicativo attraverso il sito web, i social network e la newsletter, curati da Daniela Garutti. Con il contributo di alcune cuoche e volontarie (Ilaria Bertinelli, Rossella Salvarani, Paola Lanzoni e Isabella Bizzoccoli) sul sito di AIC è nata una raccolta di ricette con il tag #iorestoacasaeglutenfree, per sopperire alla sospensione dei corsi di cucina tanto apprezzati dai soci. Con la stessa intenzione di far sentire presenza e vicinanza, i soci hanno ricevuto via email un omaggio intitolato “Il dono di Margherita”: il corposo ricettario di Margherita Baldus, amica e cuoca bolognese prematuramente scomparsa che tanto aveva dato all’associazione.

A partire dall’11 aprile, con cadenza settimanale, sono iniziate le dirette Facebook con dietista e psicologa. L’idea è nata dalla volontà di superare i limiti imposti dal lockdown per mettersi a disposizione di un maggior numero di celiaci, in particolare i neodignosticati: abbiamo studiato il funzionamento di programmi di trasmissione in streaming e verificato la fattibilità tecnica con le connessioni internet da casa, poi siamo partite con gli incontri con le dietiste Silvia Conti e Barbara Pellati e la psicologa Michela Rizzardi, dedicati principalmente all’ABC della dieta del celiaco e ai primi passi nel mondo della celiachia. Durante le dirette era possibile fare domande nei commenti e avere risposta immediata, una formula che ha incontrato l’apprezzamento dei tanti che hanno seguito (in diretta o successivamente) e interagito: in cinque puntate sono state raggiunte oltre 18.600 visualizzazioni (dato del 18 maggio 2020) da parte di utenti da tutta Italia e in qualche caso dall’estero. Puoi guardare le puntate QUI.

Possiamo concludere che l’emergenza Covid-19 ci ha dunque imposto di fare i conti con ciò che ci è più prezioso, la salute e gli affetti. Abbiamo anche scoperto, mentre ci occupavamo di questi, che con l’impegno e l’entusiasmo di un team di volontari e professionisti come AIC, è possibile trasformare il lockdown in una finestra aperta e in dialogo con il mondo, facendone tesoro per il futuro. Il filo non si è interrotto.
Daniela Garutti



